Chi sono

Mi chiamo Oliviero e il mio lavoro è la Relazione, a supporto di momenti difficili o passi della vita trasformativi: il counseling.

Sono nato a Napoli nel 1975 e oggi vivo a Milano insieme a Daniela, e Ruggero, nostro figlio, nato nel 2014.

Non sono nato counselor: il lavoro che ha preso più anni della mia vita è stato quello del giornalista, dal 2004 al 2016, e gli studi accademici che ho seguito più a lungo sono quelli in sociologia; ma la mia vita ha contenuto tante sfumature e occasioni, come mimarne altre dieci, ma senza la profondità di una vita. Sono stato affascinato per anni dal trasferire la mia passione per gli sport velici: sono stato istruttore nei villaggi, e per un periodo ho gestito anche la mia scuola di kitesurf in Salento; di quel periodo tengo una meravigliosa formazione sul lago di Garda, con Tomas e Giulia di Xkite, e il contatto con la Natura,per me, la porta di accesso alla spiritualità e alla connessione col sovrumano.

Nella mia biografia non può mancare un cenno alla mamma, Angela: personalità complessa e
amata, che già dagli anni della mia infanzia ha patito difficoltà di umore, periodi depressivi e un
profilo ansioso. Lei è stata l’unico genitore che ho avuto.

Citando Tony Robbins:

"Non sarei chi sono senza mia madre. Lei mi ha motivato perché ho dovuto trovare il modo per dare una vita diversa alla mia famiglia."

L’altro cenno biografico irrinunciabile riguarda la mia seconda nascita, quella come padre, nel 2014. È da allora che, prima senza rendermene conto, è iniziato il mio cammino trasformativo di morte e rinascita. Da quel momento il mio mondo è andato in crisi, e prima ho convissuto con le macerie di un universo di valori frantumato, e successivamente ho ricostruito un pezzo alla volta, a partire dalla scoperta di esserci, di essere vivo, di poter respirare e di riconoscermi un valore. In questo percorso sono stati molto importanti gli alleati che ho scelto, prima di tutto Daniela e Ruggero, e poi il mio psicoterapeuta, Piero Abbondati, che porto dentro la mia relazione con me stesso e con gli altri, insieme alla direttrice della scuola di Counseling che ho frequentato e che attualmente mi supervisiona, Egidia Blatto. Loro sono le prime persone da cui ho ricevuto fiducia e accoglienza incondizionate, e la fonte dalla quale ho potuto nutrirmi per offrire a mia volta, nutrimento a chi arriva.

Nel percorso alla ricerca di me, il passaggio chiave è stato uscire da un’impostazione molto mentale e analitica e trovare elementi esperienziali che mi portassero alla conoscenza di me-corpo, e delle mie emozioni. Questo, prima con il lavoro di bodywork nella mia terapia personale, e poi con la scuola diretta da Egidia, FGB la formazione in Gestalt Bodywork.

Non mi dilungo, ma conoscendomi, conoscerai anche quello di cui ti ho accennato.
Voglio almeno nominare anche il percorso ideato dallo psicoterapeuta cileno Claudio Naranjo, il SAT, un cammino intensivo in cinque moduli da 10 giorni all’anno, che conduce all’auto- conoscenza personale, con un approccio orizzontale, non formativo ma trasformativo, che sto ancora seguendo e che è parte della mia famiglia elettiva.

Conoscere me stesso è il lavoro di una vita intera, e una volta in viaggio, la dimensione di
profondità mi caratterizza. Sono grato di aver trovato il mio posto nel mondo e ora non cerco
solo novità, non rincorro la varietà nelle infinite trasformazioni di vita (ho in mente una
bellissima favola di Herman Hesse)
.

Da oltre dieci anni coltivo una radice profonda che permette a me stesso e agli altri di trovarmi,
nel “qui e ora”. In questo mi accompagna anche la meditazione. Posso aggiungere, se non fosse ancora chiaro, che il mio cammino da counselor è indistinguibile dal mio cammino di uomo, nel mio viaggio di guarigione psicospirituale e corporea.

Questo ho fiducia che possa arrivarti dalle mie parole, e questo è quanto posso offrirti; in forma di percorsi individuali, di coppia, e di gruppo, orientati alla conoscenza di te, e alla
co-creazione di nuovi sentieri e la visione di orizzonti nella tua vita, che ti conducano a evolvere in direzione del tuo sé più autentico.

Ti aspetto, grazie.